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Natale, una bella invenzione

COVER NATALE 2014Capita sul finire dell’anno e forse questo rende ancor più particolare questa festività (almeno nel mondo occidentale): a Natale siamo portati a riflettere su quel che abbiamo fatto, a fare buoni propositi per il futuro, ad essere anche più buoni come la migliore tradizione insegna. Ecco, a proposito di tradizione bisogna dire qualcosa sul Natale. E per farlo prendiamo spunto da un post pubblicato sul blog di Roberto Cotroneo.

Ormai da tempo la “tradizione” delle festività di Natale è quantomeno duplice: da una parte quella legata alla spiritualità e alla religione (cristiana) che celebra la nascita di Gesù, la sua figura centrale. Dall’altra, con il tempo, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. In questo ambito, il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla famiglia, alla solidarietà, allo scambio di regali e alla figura di Babbo Natale. Ed in particolare quello che abitualmente chiamiamo “clima” di Natale è sostanzialmente legato, salvo qualche eccezione, a questo secondo aspetto.

Un’invenzione abbastanza recente se è vero, come leggiamo nel blog, che Babbo Natale è stato inventato nel 1931. La storia, più o meno è questa: “il Natale americano si basa sul mito di Santa Claus che vive al polo Nord (invenzione di un poeta, John Webster, nel 1869: «is the near the North Pole, in the ice and snow»). Santa Claus ha mille riflessi e influenze. Non è vestito di rosso, non ha le sembianze che conosciamo“. Accade poi che, in pieno periodo post crisi (quella famosa del 1929), c’è un’azienda (la Coca Cola) che ha bisogno di risollevare le proprie vendite, cercando di far consumare la propria bibita, fresca e frizzante, anche in un periodo già fresco di suo (l’inverno). Decide così che un ottimo testimonial potrebbe essere proprio Santa Claus: lo veste di rosso (non era il colore dei suoi abiti originariamente), lo arricchisce di filastrocche, dolci e canti natalizi in stile crooner americano e lo “spinge” come personaggio principale del Natale. Di quello commerciale, di quello che serve a spostare le abitudini di consumo di migliaia di famiglie. Ed è, come possiamo vedere, un successone che veleggia tranquillamente oltre gli 80 anni. Questa immagine del Natale è ormai globalizzata e si sovrappone poi alle tradizioni, più o meno religiose, di ciascuna località o nazione.

Da questo punto di vista la storia del Natale perde molto del suo fascino, manca di quella “magia” che tanto ci piacerebbe vivere e respirare. Questa mancanza forse è anche quella che sentiamo quando ci lamentiamo degli aspetti consumistici di questa festa, di come tutto sia ridotto spesso al mero commercio. Dice Cotroneo “Ogni volta mi domando perché non tornare a riflettere; perché non tornare a modelli culturali e religiosi che appartengono al culto della natività. Alla magia complessa del solstizio d’inverno, ai Re Maghi e alle simbologie arcaiche. Più affascinanti, più belle dei modelli carini ma anche un po’ banali, oggi fuori tempo e persino fuori moda, arrivati dal Nord America. Forse il Natale andrebbe spacchettato, restituito: di luogo in luogo. Forse bisognerebbe riprenderselo, una notte qualunque, senza luminarie, senza Jiingle Bells cantata da Frank Sinatra, senza neve e senza renne. Persino senza stelle. Ma con la sabbia dei deserti e con il mare, con la nebbia sottile e con il silenzio“. Secondo noi c’è ancora tempo e modo per rimediare. L’augurio più caloroso che possiamo farvi, l’augurio di cuore è che possiate trovare un modo, una maniera, una strategia per vivere questa festa in maniera diversa, per trasformarla in maniera profonda in qualcosa in cui credere davvero, in cui impegnarsi e trovare soddisfazione. Un po’ la stessa cosa che vi auguriamo di fare, in generale, con le vostre vite professionali se le sentite un po’ stanche e prive di entusiasmo. Se questa trasformazione l’ha fatta una volta un’azienda che vende bibite, possiamo farla anche noi :-)

Buone vere feste!

(l’Informagiovani farà un orario diverso nei prossimi giorni: saremo aperti solo il mattino dal 29 al 31 e chiusi il 2 e il 5 gennaio; il blog si fermerà fino al prossimo 7 gennaio. A presto!)

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