stai leggendo un articolo del blog
Informagiovani Ancona, orientamento, urbanlife

Facebook addicted

Facebook_reutersPiccolo quiz: quante volte vi ritrovate a stare davanti a Facebook più a lungo o più spesso di quanto avevate programmato? Quante volte vi siete promessi di ridurre l’utilizzo di Facebook e ci siete riusciti? Oppure non lo avete mai fatto e non ci pensate nemmeno? Con una serie molto simile di domande inizia anche un articolo comparso qui che si chiede se di Facebook siamo “drogati” o, più drammaticamente, siamo “drogati”, ossessionati da molte delle attività che facciamo; in sostanza da noi stessi. Quel che accade negli USA è che sono state introdotti criteri di analisi psichiatrica per alcune categorie di persone che risultano affette da dipendenza da social network: pare infatti che la funzione “like” (“mi piace”) inneschi un meccanismo di ansia o di frenesia quando non di ossessione (ammettiamolo, anche noi qualche volta se abbiamo postato una cosa che ci sembra interessante od abbiamo fatto un commento più incisivo del solito abbiamo una sorta di curiosità continua per conoscere le reazioni del nostro “pubblico” di amici). D’altra parte Facebook (così come altri social network) promuovono e incentivano l’interazione in maniera piuttosto pressante.

Un paio di studiosi americani hanno condotto un esperimento attraverso il quale hanno scoperto una cosa abbastanza sorprendente. Ad un gruppo di volontari è stata misurata l’attività cerebrale mentre facevano tre cose diverse: riportare proprie opinioni e abitudini, giudicare le azioni di un’altra persona, rispondere a domande banali. Ciascuna persona poteva guadagnare, per ciascuna di queste attività, una certa cifra di denaro. Gli scienziati volevano capire se le persone erano disponibili a perdere denaro per parlare di cose proprie, di sé stessi. E l’incredibile è stato che è davvero così: le persone hanno perso circa il 17% del guadagno possibile per parlare di se stesse. La stessa cosa che accade a dipendenti da alcol o sostanze con le proprie responsabilità o il proprio lavoro (scientificamente poi è stato rilevato che in queste persone si è attivata la stessa zona cerebrale dei dipendenti da sostanze). Uno studio ulteriore condotto dagli stessi scienziati ha rilevato come l’attività cerebrale in questo senso si attivasse ancora di più nel momento in cui oltre a parlare di sé stesse queste persone ricevevano anche un feedback alle loro questioni. Lo step finale della ricerca è stato quello di associare questa attività cerebrale connessa al parlar di sé con l’intensità nell’utilizzo di Facebook. Come forse a questo punto potete immaginare quel che è stato rilevato è che le due cose sono direttamente proporzionali: ad un maggior utilizzo di Facebook corrisponde una maggiore intensità nell’area cerebrale della dipendenza.

Questo forse spiega in parte il motivo del successo di Facebook (oltre a tutte le belle cose che ci si possono fare :-) ). L’autopromozione probabilmente è una delle cose che ci garantisce di avere (o ci illude di avere) una certa autostima, una forza ed una sorta di maggior coraggio nelle nostre azioni. Ed in parte questo può essere anche giusto e forse utile. Tutto sta nel capire come e quanto questo meccanismo – posto, mi creo un’aspettativa, ricerco la conferma con un like – lo percorriamo con consapevolezza e quanto invece ne siamo schiavi (se non dipendenti o drogati). Certo è che l’incertezza sul futuro (inteso sul possibile riscontro che avrò al mio post) crea un’area di attesa che il nostro cervello non sempre riesce a gestire con facilità. Il rischio poi è quello di non riuscire a governare il meccanismo e trovarsi a farlo continuamente senza riuscire a smettere. Nel prossimo week end allora vi proponiamo di fare un esercizio: se posterete qualcosa su di un social network che utilizzate non rimanete in ansia di conoscere le risposte: datevi un tempo medio/lungo (almeno 4 o 5 ore) prima di tornare a vedere che cosa è successo e cercate di rispettarlo. Cominciamo noi a dare un buon esempio: questo articolo che leggete lo postiamo di venerdì, nel primo pomeriggio. E ci promettiamo che fino a lunedì non torneremo a vedere i feedback qui o su Facebook ;-)

 

About these ads

Informazioni su Francesco

imprenditoriale, editoriale, manageriale

Discussione

I commenti sono chiusi.

iHome (l’agenzia casa)

iHome, agenzia casa

Eventi

eventi

Sondaggio

Il #nuovoig

I nostri album fotografici







Altre foto

Archivi

Iscriviti

Ricevi al tuo indirizzo email tutti i nuovi post del sito.

Unisciti agli altri 2.766 follower

Crea un sito Web con WordPress.com
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: